Guida completa ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sul luogo di lavoro

 

I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono strumenti indispensabili per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori durante lo svolgimento delle attività lavorative. In questa guida, esploreremo dettagliatamente il ruolo dei DPI e le responsabilità sia del datore di lavoro che dei lavoratori nell’uso e nella gestione di tali dispositivi.

 

Cosa Sono i DPI e la Normativa di Riferimento

I DPI sono attrezzature progettate per essere indossate e utilizzate dai lavoratori al fine di proteggerli da rischi che potrebbero minacciare la loro sicurezza o salute durante il lavoro. La definizione e le normative che regolano i DPI sono stabilite dal Decreto legislativo 81/08, che sottolinea l’importanza della valutazione dei rischi e dell’adozione delle misure di protezione adeguate.

 

La normativa di riferimento per i D.P.I.

La normativa italiana in materia di sicurezza sul lavoro stabilisce l’obbligo per i datori di lavoro di fornire dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati ai rischi presenti nei luoghi di lavoro. Il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (TUSL), attraverso il Decreto legislativo del 9 aprile 2008, articoli 74-79, delinea le disposizioni specifiche per l’uso corretto dei DPI. Inoltre, il Regolamento (UE) n. 2016/425 stabilisce i requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei DPI, garantendo la libera circolazione di tali dispositivi nell’Unione Europea.

Le principali misure di protezione contro i rischi sul luogo di lavoro includono sia i Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) che i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). I DPC sono progettati per proteggere gruppi di lavoratori, mentre i DPI sono destinati a proteggere singoli individui in base alle condizioni specifiche di lavoro.

L’importanza dei DPC è sottolineata dal Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (TUSL), che raccomanda di dare priorità a tali sistemi di protezione. Gli esempi di DPC includono schermi protettivi, ripari, parapetti, barriere ignifughe, cappe di aspirazione e aree sottoposte a restrizione.

Allo stesso modo, i DPI sono essenziali per proteggere i lavoratori da rischi specifici sul posto di lavoro. Gli esempi di DPI includono elmetti per la protezione della testa contro urti e cadute di oggetti, occhiali e visiere per proteggere gli occhi da spruzzi e schegge, maschere antipolvere e antigas per proteggere le vie respiratorie da polveri, gas e vapori, cuffie, tappi auricolari e archetti per proteggere l’udito, tute, grembiuli, guanti e calzature per proteggere il corpo e gli arti, e sistemi di trattenuta come funi e cinture di sicurezza per prevenire le cadute dall’alto.

L’uso combinato di DPC e DPI rappresenta un approccio completo alla protezione dei lavoratori e contribuisce a garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto.

 

I requisiti dei D.P.I.

I dispositivi di protezione individuale devono:

  • essere adeguati ai rischi presenti nell’ambiente di lavoro e alle condizioni lavorative specifiche
  • tener conto delle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore
  • essere adattabili alle necessità dell’utilizzatore.

È importante che, in caso di esposizione a rischi multipli, i DPI utilizzati siano compatibili tra loro per garantire un’elevata efficacia nella protezione del lavoratore.

 

La marcatura CE

La marcatura CE sui dispositivi di protezione individuale è un requisito fondamentale che garantisce la conformità del prodotto alle normative europee. Essa fornisce una prova visibile, leggibile e indelebile della conformità del DPI ai requisiti di sicurezza e prestazioni stabiliti dalla legislazione europea. La marcatura CE può essere apposta direttamente sul dispositivo o sui documenti di accompagnamento, assicurando così la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto.

 

Categorie dei DPI e Classificazione

I DPI sono suddivisi in tre categorie in base al tipo di rischio contro cui offrono protezione.

La Categoria I include dispositivi per rischi minimi, come:

  • Lesioni meccaniche superficiali
  • Contatto con prodotti per la pulizia poco aggressivi o contatto prolungato con l’acqua
  • Contatto con superfici calde che non superino i 50 °C
  • Lesioni oculari dovute all’esposizione alla luce del sole (diverse dalle lesioni dovute all’osservazione del sole)
  • Condizioni atmosferiche di natura non estrema.

La Categoria II comprende DPI per rischi di gravità intermedia.

La Categoria III include dispositivi per rischi che potrebbero causare conseguenze gravi o fatali. Tra questi vengono individuati:

  • Sostanze e miscele pericolose per la salute
  • Atmosfere con carenza di ossigeno
  • Agenti biologici nocivi
  • Radiazioni ionizzanti
  • Ambienti ad alta temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di almeno 100 °C
  • Ambienti a bassa temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura dell’aria di – 50 °C o inferiore
  • Cadute dall’alto
  • Scosse elettriche e lavoro sotto tensione
  • Annegamento
  • Tagli da seghe a catena portatili
  • Getti ad alta pressione
  • Ferite da proiettile o da coltello
  • Rumore nocivo.

 

La classificazione è regolata dall’Allegato I del D.Lgs Regolamento UE 2016/425 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016.

 

Chi fornisce i dispositivi di protezione individuale al lavoratore

Secondo l’art. 18 del D.Lgs. 81/08 il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente.  

 

DPI: obblighi del Datore di lavoro

Il datore di lavoro ha una serie di obblighi chiaramente definiti dalla normativa all’interno dell’art. 77 del D.Lgs. 81/08. Prima di tutto, deve valutare i rischi presenti sul luogo di lavoro e identificare i DPI più adatti a proteggere i lavoratori. Questi dispositivi devono essere conformi alle normative vigenti e devono essere forniti gratuitamente ai dipendenti.

Inoltre, il datore di lavoro è responsabile della formazione e dell’addestramento dei lavoratori sull’uso corretto dei DPI e deve assicurarsi che i dispositivi siano mantenuti in efficienza attraverso la manutenzione regolare e la sostituzione quando necessario.

 

DPI: obblighi del Lavoratore

Anche i lavoratori hanno responsabilità specifiche quando si tratta dell’uso dei DPI. Devono utilizzare correttamente i dispositivi forniti loro, seguendo le istruzioni ricevute durante la formazione e l’addestramento. È importante che i lavoratori segnalino tempestivamente eventuali difetti o danneggiamenti dei DPI e che rispettino le procedure aziendali per la riconsegna dei dispositivi al termine dell’orario di lavoro.

I DPI rappresentano un elemento fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto. Il rispetto delle normative e delle procedure relative all’uso e alla gestione dei DPI contribuisce a ridurre il rischio di incidenti e infortuni sul lavoro, proteggendo la salute e il benessere dei lavoratori. È importante che datore di lavoro e lavoratori collaborino attivamente per garantire l’efficacia e l’efficienza dei dispositivi di protezione individuale.